Greccio e il Santuario
Sorge nella parte occidentale della Provincia di Rieti, a 705 mt. s.l.m., alla sinistra del fiume Velino e domina dall'alto la vasta e lussureggiante pianura reatina. E' situato a mezza costa della boscosa catena dei Monti Sabini edificato su speroni di roccia, in un luogo quasi impossibile. Ci si arriva attraverso una strada che dalla provinciale per Terni si inerpica per circa tre km. Dista 15 km da Rieti, 25 km da Terni 90 km da Roma, 70 km da L’Aquila. E' una stazione climatica, frequentato centro di villeggiatura estiva che vanta una sorgente di acqua salutare "Fonte Lupetta".
Greccio fu fondato, secondo la tradizione, da una colonia o famiglia greca, fuggita o esiliata dalla patria in seguito a guerre e distruzioni che innamoratasi della amenità del luogo e della comodità di difesa naturale che offriva, ci si stabilì. Da qui il nome Grecia, Grece, Grecce ed infine Greccio. Le prime notizie certe risalgono al X°- XI° sec. quando i frammentari possedimenti dell'Abbazia di Farfa vennero riuniti e si procedette all'incastellamento delle curtis. Il monaco benedettino Gregorio da Catino (1062-1133) fa riferimento alla località di Greccio (curte de Greccia) nella sua opera "Regesto Farfense". Dai resti degli antichi fabbricati si rileva che Greccio divenne un castello medievale fortificato circondato da muraglie e protetto da sei torri fortilizie.
Ebbe a sostenere fiere lotte coi paesi confinanti e subì la distruzione ad opera delle soldatesche di Federico II nel 1242. Nel XIV° sec. è più volte ricordato nello statuto municipale di Rieti e nelle carte dell'archivio della cattedrale, come sede di podestà.
Subì alterne vicende fino al 1799 quando fu di nuovo distrutto e saccheggiato ad opera dell’ esercito napoleonico.
Il borgo è circondato da stupendi boschi di querce ed elci che offrono al visitatore l'opportunità di lunghe passeggiate su sentieri sicuri e suggestivi, fino alla cima del Monte Lacerone a 1204 mt. s.l.m.. Qui San Francesco d'Assisi, era solito ritirarsi in preghiera e meditazione in una capanna protetta da due piante di carpino. In questo stesso luogo, nel 1792, per volontà popolare, venne costruita una cappellina commemorativa a Lui dedicata, "la Cappelletta".
L'antico Borgo Medievale che gode di un ottimo panorama, conserva parte della pavimentazione del vecchio castello ( XI sec. circa ) e tre delle sei torri di cui la maggiore trasformata nel XVII° sec. in Torre Campanaria. La chiesa parrocchiale dedicata a San Michele Arcangelo sorge a fianco della torre campanaria sulla sommità di una scenografica scalinata e risale al XIV° sec.. La chiesa, a una navata, venne ricavata da una parte del castello e, anche se distrutta e ricostruita più volte, conserva
all'interno pregevoli opere del XV°-XVI° sec.. Interessanti le due cappelle laterali, dedicate a San Antonio da Padova e alla Madonna Immacolata con tele e affreschi del XV°-XVI° sec.
Nella piazza, si trova la Chiesa di S. Maria del Giglio del 1400 anch'essa a una navata; ha un altare centrale e due altari laterali, con stucchi di scuola romana con influssi di Carlo Fontana. L'altare maggiore conserva all'interno di uno stucco, un affresco del primo quattrocento, che rappresenta la Vergine col Bambino e Angeli.
Altri luoghi interessanti, oltre alla diruta chiesa di Santa Maria, oggi restaurata e destinata a Museo Internazionale del Presepio, ai resti delle antiche torri, ad una delle porte d'ingresso, la Cappellina dedicata a San Francesco, con il sasso sul quale era solito salire per predicare e il luogo da cui, secondo la tradizione, fu lanciato il tizzone ardente che rese pubblico il luogo designato per la costruzione dell'attuale Santuario.
Il paese di Greccio ha ormai, da secoli, varcato i ristretti confini del suo territorio, dove era conosciuto come un piccolo e nascosto centro, per assumere un'importanza mondiale, dopo aver avuto l'onore di ospitare, per più volte, il poverello di Assisi che, a Greccio, rievocò per la prima volta la rappresentazione sacra del Presepio.
dal sito della Pro Loco di Greccio
Alcune attività:
Convegno del 9 dicembre 2007 a Greccio:
visualizza il programma
con la partecipazione del Prof. Gian Marco Bragadin autore de "il Presepe di San Francesco"